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martedì 12 giugno 2007
Fly away, high away…
Parlavo, anzi chattavo su msn, e si parlava del volo… di come a volte si ha la sensazione di volare… Magari ascoltando la musica, chiudendo gli occhi, e sentendo un leggero venticello che ti accarezza, che ti sembra quasi di farcela… Oppure come me, in montagna, quando sei lassù in cima, che c’è quell’aria buona, che ne senti il sapore, che quasi non hai bisogno di chiudere gli occhi… perchè quelle montagne sono lì per essere guardate… e sei in cima al mondo… tempo fa lessi un libro, Mister Vertigo, parla di un ragazzo a cui viene insegnato a levitare, dal suo maestro… Questo ragazzo viene sottoposto ad un addestramento terribile, tipo stare seppellito sottoterra per qualche giorno, tagliarsi la falange del mignolo, robe del genere. Poi una volta che ci è riuscito, scopre di non poter più fare quello che ha così duramente imparato: ogni volta che si mette a levitare, appena sceso a terra soffre di dolori terribili alla testa… In fondo, alla fine del libro, il ragazzo (che racconta tutta la storia in prima persona) dice qualcosa del genere: “In fondo, penso che non ci sia bisogno di tutta la fatica che ho fatto. Ci potete riuscire anche voi. La sera, quando siete soli, provate a chiudere gli occhi, nel vostro letto, ed immaginate di essere più leggeri dell’aria, e di sollevarvi dal letto… ecco così.”

Volare, volare in alto, dove si respira l’aria buona, volare dove per un po’ tutto sembra così piccolo, che ti scivola addosso come l’aria che ti accarezza. Curioso. Riprendo questo post dopo un po’ di giorni, a volte capita, non avevo il tempo di finirlo. Ed ho appena finito di scrivere un commento sul blog di Alba… Una riga sola, un desiderio, una richiesta di aiuto: “I nedd to fly”… Ho bisogno di volare. Di sentire l’aria che mi sferza, di guardare tutto da lontano, da un’altra prospettiva, di abbandonare per un po’ la terra e volare nel cielo, perdermi nell’azzurro immenso che e’ lassu’. Capita anche a me. Di volere volare. Di voler essere lotano da tutto e tutti per un po’. In montagna. Li’ si che puoi sentire l’aria che ti accarezza, e se chiudi gli occhi e senti lo stridio degli uccelli ti sembra quasi di volteggiare con loro. Sdraiarsi, ascoltare la musica, chiudere gli occhi. Volare con la fantasia, e tornare a terra col sorriso. A volte capita. Mai troppo spesso, anzi, a di solito troppo di rado… Ma funziona: mi rilassa, mi fa sorridere, mi fa sognare. I sogni, come diceva Azogar, sono necessari, perche’ sognare e’ bello, perche’ sognare e’ ritrovare il bambino che e’ in noi, perche’ sognare e’ un ricordo che e’ la tua vita. Sognare perche’ ci sono gli incubi, e’ vero, ma ci sono anche i sogni, quelli che vuoi portare sempre con te, quelli che vorresti non finissero mai… Buoni sogni a tutti, ragazzi… Una spruzzata di polvere di stelle prima di addormentarvi con il cielo come coperta… Perche’ la polvere di stelle e’ la materia di cui sono fatti i sogni… E perche’ con la polvere di stelle a volte, si riesce anche a volare… Fly away… High away…

~ by Blackstorm on Maggio 15, 2006.
 
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